il mio Piero

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Piero come compare nei miei romanzi… il ricordo… in ogni trama… è andato spesso a lui…

 

 

 

… Magari incassato e mimetizzato dietro quel van Gogh? Nicotrain se lo sentiva nel sestosenso che era un van Gogh doc. Quanti euro o lire pezzalculo poteva valere? Quadri, quadri, quadri – non era un Previati doc quello? e quel nudo? un doc Schiele squisitamente, come direbbero a Napoli, doce doce nel segno e nel soggetto, e quello, diomio, era un Giangaspro, era il Lincoln, uno dei “ferri”, non tela ma lamiera battuta, fiammossidricata, a strati sovrapposti con incursioni tridimensionali di dettagli in fildiferro e cesure tondolinee ormai d’après-fontana e già fontana-falck – a colmare ogni angolo libero alle pareti e del salone e di tutti gli altri ambienti, c’era di nuovo da giurarci, a dormire s’andava non in una camera ma in un’ala del Poldi Pezzoli, e per i perversi niente magie di specchi al soffitto ma una robusta rassegna rubensiana.

[L’organigramma, parte seconda “Nera ruera in Danimarca”, p 306]

 

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…aspetta, Max, aspetta… i quadri e i disegni di Piero… quelli possono valere… ma ce ne sono tanti in giro… e poi Piero non è ancora un classico per la finarte e consorelle… Piero non credo sia quotato granché alla borsa dell’arte… maccome?!… due trafficoni d’arte che non riescono a procurarsi un pierogiangaspro?… quelli che ho in casa sono perlopiù regali di Piero… litografie… numerate sì ma non rare… basta aprire i cordoni della borsa… e i quadri belli a Piero non ho mai osato chiederglieli… perché in tasca non ne avevo… ma soprattutto perché mi avrebbe fatto lo sconto d’amico mentre a lui la lira gli serviva tutta… il Giudice… il Giudice ce l’ho ancora qui… con gli occhiali a tre lenti… altro che giustizia strabica… giustizia poterocentrica… è l’occhio di mezzo che controlla la bilancia… ma allora cristodundio che minchia mai volevano da me per mettermi in gola e in culo la canna del gas… anzi, il gasometro di Si… diosantissimo… non sarà mica… cazzosanto non mi è mai venuto in mente… forse perché era di Piero quel disegno… è stato sempre in casa di Piero… solo alla sua morte Piero me l’ha lasciato in ricordo… il disegno di Piero… no… non un disegno suo… il disegno di mano di Mario finito in dono nelle mani di Piero… il disegno di Sironi!…

Max… Max… dioeureka… è come se l’araba fenice in un amen mi sia risorta dentro… rinata da un lembo di nirvana… Ecco cosa Pigreco vuole… voleva… Le palle me le rigioco sì… cazzo se me le gioco… un sironi!… un unicum!… e Sironi la sua quotazione ce l’ha… cristo se ce l’ha… sai che Piero l’ha conosciuto Sironi… l’ha frequentato… invitato a casa sua… il dono disegno è sgorgato da quell’amicizia… una volta nel suo studio di via Domenichino Sironi lo tirò fuori dal suo album… un disegno fresco fresco fatto da poco… e Piero l’ha sempre tenuto sulla parete principale del salotto quella dove ci sono ancora due suoi ferri… Ferri?!… Te ne ho parlato no?… quadri senza tela fatti interamente di lamiera grezza battuta e brunita con la fiamma ossidrica con elementi tridimensionali saldati sopra sempre in ferro lavorato il tutto incorniciato in una chiamiamola cassetta in legno realizzata sempre dall’artista. Il Giudice era un ferro… quello che mi calamitava di più insieme al Lincoln… una camicia fusa con la lamiera delle costole… il cravattino… il cordino stile texano… un fil di ferro sagomato… i buchi… sì… Piero c’aveva fatto i buchi e li aveva bruciacchiati… effetto eccezionale icastico commovente e coinvolgente… a metà parete lo teneva Piero il sironi verso l’angolo interno… un disegno apparentemente povero semplice… ma è un sironi… quando Piero purtroppo se ne è andato due anni fa me l’ha lasciato nel testamento il sironi… non volevo assolutamente privare la moglie di Piero la Maria Giulia di quel disegno sapevo il valore affettivo artistico enorme che aveva per Piero e per lei… non c’è stato niente da fare la generosità dell’amico per l’amico è sacra e il sironi è entrato nel mio salotto… in realtà te lo confesso io tenevo di più al ferro del Giudice… e oggi ancora di più con quel che m’è capitato… la giustizia più che strabica è… straciclopica… vede solo con la lente di mezzo… quella che le fa comodo… le altre due sono specchietti per le allodolonze… e invece secondo i canoni finarte è quella matita il bene più prezioso di casa mia… quel disegno… quanto può valere? domanda banale Max quasi fuori tema… ma saperlo mi darebbe un’idea di quanto possa essere il valore della mia vita… adesso a più di quarant’anni dalla morte del maestro anche uno schizzo su carta igienica lo porterebbero da Sotheby’s… un collezionista un sironifan si svenerebbe per un inedito… un invisto… Piero mi ha detto che non è mai stato esposto o catalogato… cristo tutto quadra… quadra… magari con uno scarto di trequattordici… ma è una quadratura pazzesca non ci credo quasi… una montagna legale che partorisce un topolino artistico… per quanto Sironi sia un grande artista una sua matita non vale la vita di un uomo cazzo… almeno secondo logica… ma uno con la sifilide del collezionismo ragiona secondo logica?…

[Reduci e radici, pt 4, pp 506-508]

 

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questa qui

 

 

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Mauromauri Ideona… ne ho anch’io vedi?… mettiamo d’accordo Gadda e Scorza con un’unica firma… la ciliegiona ’ncoppa… le due ali speciali scortate da due ali pittoriche dedicate al Piero… l’hai visto qualcosa di suo in casa mia… i disegni matita-biroblu-temperazzurra… ma bisognerebbe recuperare i ferri… i ferri… ci vogliono assolutamente i ferri…

Piero Giangaspro il grande amico del Mauromauri findaquando bazzicava la Calusca… l’atelier bohemien del Piero a uno sputo… in via Scaldasole… La fatica del giro di recupero tra i giangcollezionisti sovrasta di granlunga l’onere della trattativa… il Mauromauri non batte ciglio… anche ogni quadro ha il suo prezzo… quel che basta a scardinare il più sanguinoso valore d’affezione… Gadda viene scortato dal Giudice e dal Lincoln e dal Cuore… Scorza dalla P38 e dal Cervello e dai Polmoni… tutti ferri… cosiddetti dal Piero in persona perché lui nel legno non incornicia tela ma lamiera grezza brusada con la fiamma ossidrica e rivestita in strati da altra lamiera e altro legno e ferro a fare una pittura scultura… lo stiacciato giangaspriano… Il ferro più resistente da stanare il Giudice… come dubitarne vista la durezza della legge quando giustizia non è?… il Piero nel suo quadernetto annotarli tutti per bene gli acquirenti delle sue creazioni… il Giudice no… il Giudice assente ingiustificato… perché?… perché è un giudice con occhiali a tre lenti che la legge la svisa?… Così è… cari i miei giudicati… perché mi pare a me e ai pari miei… le sue tracce il Giudice le vuol travisate da chi ne va in cerca… un passaparola da enciclopedia treccani… un portaporta da empire state building… un agopagliare da impallidire un diogene sarto… ma alla fine il Giudice eccotelo alla sbarra… perché è a una barra di ottimo ottone che il Pollastri li incatenella a spenzolare i ferri del Piero sopra la triglobe dell’ala speciale…

[Shadimahdi, pt 1, cap 3, p 224]

 

cap 1 La Melusina pp 9-124.pdf

 

 

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La Liliana cavallimpazza sempre… Chi mi legge quest’opera?… lei signor Amadori che c’ha il fratello altolocato a Brera?… lei signor Polloni o devo chiamarla Pollock tante sono le macchie cromatiche della sua divisa quotidiana?… su su sveltini… guardino come sono svelta io!… allora cosa ne dicono loro di questo Piero così stupendo… così stupendo… questa luce zenitale che scende dall’alto e illumina tutto… non gliela suggerisce una realtà serena logica… non crea un mondo di semidei?… un Signorelli saprei farlo anch’io ma questo Piero mi… mi… non so… mi fa morire… lei cosa ne dice signor Riva all’ultimo banco dell’ultima fila?… e lei signor Marinoni… lei almeno si agghinda in modo decente… solo quel panciotto un po’… eccentrico… ecco… ma oggi la vedo sento un po’ apatico… cos’è?… c’è andato a Lentate a comprarselo il panciotto con la sua bicicletta e oggi è spompato?… eeh… le so io le cose… le so… lei crede signor Butti che Piero l’avrebbe fatto un naso così alla Madonna di Brera? – sta forse analizzando un Cosmè Tura? –… forse la domanda la dovrei fare al signor Amadori vero?… è lui l’introdotto a Brera… guardino me guardino me… nessuna distrazione… per oggi li lascio con un consiglio d’oro… invece di comprarsi le caramelline con i soldi che la mamma dà loro la domenica si comprino uno Skira… l’accento sulla a mi raccomando… costa solo cinquemila lire…

Narratore Un Piero artista l’Andrea lo incontrerà avanti negli anni… non della Francesca di casato… più umilmente Giangaspro… alla Balza le farebbe balzare la mosca… tutto il nido di mosche api vespe al naso… le giangasprerebbe del tutto l’umore artistico… il Piero un amico che l’Andrea non ha più e gli manca un casino… tanto da fargli venire la voglia di una lettera…

Piero da quant’è che ti conoscevo… ti conosco?… l’amicizia se ne fa un baffo della morte… dai tempi dell’editrice in via Monterosa dunque da… minchia… trent’anni… passati come?… a giro di gomito… colleghi commensali e qualche volta compagni di serata poi… presa io una strada lavorativa diversa… per intervalla laboris… una tua mostra penso di non averla persa… Già… Piero un artista… ti ho scoperto per caso e quasi controvoglia… era passata in redazione scientifica – allora militavo chissà come là… io umanista tra scientifici troppo cinconvoluti per farsi ben capire nella loro astrusa divulgazione e allora io in soccorso a sciacquargli un po’ i panni in Arno e magari nel Lambro che di solventi è ben più ricco –… era passata la Spinazzola con un fascio di litografie acquistabili a prezzo quasi di saldo a beneficio dell’artista che tanto per smentire la bohème navigava in acque magre… Io quanto a magrezza di tasche ti facevo concorrenza sleale… quindi manco a pensarci di metterci le mani… però ricordo che una pensata supponente l’avevo avuta… ma chi cazzo si crede questo qua di venire a vendere la sua arte… arte?… madonna come si sprecano le parole… ma nemmeno artigianato… questo qui magari è un madonnaro… magari lo fosse… Pensa te che coglione che ero… Sai qual era l’oggetto del contendere Piero?… nientemeno che le tue famosissime pere e mele con dentro nel torsolo al posto dei semini un omino e una donnina intenti a inseminarsi… famose già allora tra gli aficionados delle tue cose e famosissime poi tra gli aficionados del poi… tra cui me che delle tue pere Piero ero allora perfettamente all’oscuro… morale le pere e le mele in tiratura limitata andarono a ruba e io mi sono sempre pentito di non averle mai avute in casa essì che ho una parete di pierate splendide… donate e acquistate a prezzo d’amicizia d’artista… ma è come un mazzo senza le due regine rosse… Poi col tempo io neofita dell’ambiente redazionale – ero un neo ex correttore – cominciai a apprezzare quel collega col pizzetto tracagnotto un po’ fauno un po’… Mingus… ecco a chi somigliavi… un Mingus ridotto… cazzo l’originale era sui 140 chili tu la metà… e trequarti d’altezza… arguto pungente colto affascinante nella sua gentilezza e umiltà… Ecco… posso dire forse da amico di averti conosciuto nella tua integra natura… mite tollerante generoso una pasta d’uomo ma di che pasta eri veramente al di là di quella tua corazza caratteriale?… te la imponeva il disagio della civiltà in cui eri costretto a tirare la carretta per portare a casa la michetta che desse energia all’artista che doveva… doveva categoricamente ruttare il suo ruggito… A chi somigliava il Piero vero? al cordiale anfitrione? allo schivo protagonista delle sue esposizioni? allo spettatore coinvolto nel Sessantotto ma non complice?… non complice né per temperamento né per credo… almeno il credo nuovo della nuova ortodossia eretica dei gruppetti… o c’era in te… angelo e diavolo… qualcosa del tuo giudice trinasico… esanariciuto… magari il giudice di Brassens e di Faber?… o qualcosa dei tuoi minotauri guerrieri a biroblu matita morbida e tempera azzurra?… o qualcosa delle tue donne alla Toulouse-Lautrec… magari tu stesso Toulouse?… Domanda retorica vero Piero?… l’artista è la sua arte… la violenza la rabbia la rivalsa… passioni legittime e sante e giuste ma a stento da legittimare e santificare nella prosaicità ingessata della quotidianità… da vivificare quindi beatificare infernare nell’arte… l’arte esibisce l’anima… mette in vetrina la forza delle pulsioni… inziga la curiosità per la verità… Vivere da uomo all’anglosassone vivere nell’arte alla partenopea… la tua ricetta di vita… Come amico ti ho vissuto nella tua longanimità e signorilità come spettatore ti ho goduto nella tua saturnità… a fare da ago della bilancia o cartina di tornasole o cerniera fra Apollo e Efesto la tua ironia talvolta cristallina di Boemia talvolta soda caustica… il bersaglio a ispirarti… lascio indovinare quale la sorte dei politici… I tuoi ferri lo specchio della tua anima bipartizan… la lamiera battuta e domata… la fiamma ossidrica come vernice maramalda… l’incastonatura tridimensionale dei dettagli… la cravatta fildiferriforme del Lincoln… gli occhiali trilentati del Giudice… il colore caldo chiaro frassino della cornice nicchia a contenere in contrasto l’aspro bruciato ruggine della teladiferro… contrasto cromatico e sentimentale…. Piero di ferro… E i tuoi appunti dada… capolavorini caustici e geniali sulle orme e sulla pelle o sulle palle di un grande tuo amico-nemico… Fontana intagliato dai tuoi tagli… chi di lama fer… Piero nella tua luce doppia oro del Reno e oro del Runo… cosa ti riserverà l’ombra della critica e della storia?… Poco in vita meno ancora o più da morto?… Irrilevante… diresti… anch’io si può dire che ho vissuto… da artista… ed è tutto… tanto… Non ho voluto vederti nel letto composto… ho i tuoi quadri le tue figure scomposte nella loro doppia anima… l’ho deciso istintivamente… non m’è venuto di entrare… ho tanti fotogrammi come vedi cui attingere per non perderti… Mi accompagni ancora da dove sei? – dove preferiresti alloggiare? agli Uffizi o al Moma? –… forse ti aspetti ancora da me qualcosa che non è nelle mie corde… qualcosa che hai intravisto… tu solo… e che non traspare… la mia doppia essenza… il mio dipolo animale irrisolto… tu uomo artista io uomo senz’arte… la parte no… c’è… uguale per entrambi… la parte da cui stare perché schierare ci si deve a sto mondo sghembo… il sindacato degli artisti per te il sindacato dei redattori per me… Hai mai sentito di qualche redattore artista?… uno forse… Eco… minchia che lapsus… Pavese e Calvino come no?… ho speranza?… Sai una cosa? tanto per metter a braccetto arte e redazione… prima o poi te la faranno una mostra come si deve in un posto come si deve… il tuo catalogo… non solo anche la scenografia mi piacerebbe curartela… una foto a campeggiare su copertina e frontespizio… una foto… no… non con il cannello della fiamma ossidrica in mano… troppo retorica… con la canna da pesca… era la pesca a tenerci insieme negli ultimi anni… le sempre più rare battute di pesca… io l’orso che si rintanava nei suoi affanni e glissava le rimpatriate… le levatacce per trovare lontano da Milano le zone magiche per l’amo oppure lo specchio d’acqua più vicino e intimo… il vecchio Idroscalo… e le mattinate di chiacchierate a recuperare il tempo perduto intercorso… ce n’erano di cose da dirsi… di rosse passioni sopite da sfogare… tanto in bianco s’andava perlopiù… non era il carniere a preoccupare era la carne e la vita che di sottecchi ci si infila e la fa fremere…. Può essere vero… l’amicizia è come un diapason… i due rebbi le due vite vibrano all’unisono quando sono in compresenza… anche due rebbi disuguali… che importa…

[La chiave del Volta, cap 4, pp 128-130]

 

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ciao Piero

 

 

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Piero ritratto da Umberto Pettinicchio

 

 

Piero Giangaspro in mostra 2

Soldi d’autore – Arte Fiera Bologna 1986

 

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i “Soldi d’artista” sono in realtà “Soldi d’autore”…

 

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Aesthetica magnetica (con Davide Boriani) – Como 1987

 

foto della mostra

 

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La mostra è già organizzata (per questo Piero non compare tra gli espositori)… all’ultimo momento Davide Boriani chiede a Michele Caldarelli anima della galleria Il Salotto di Como “Perché non esponi anche un giangaspro?”… Caldarelli acconsente e ospita di Piero Turbamenti di un ferro da stiro / Il Cadeau di Man Ray e il magnetismo

 

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premio Buzzati – Milano 1989 e 1991

 

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premio buzzati 1 1989 b piero nell'elenco dei finalisti

Piero nell’elenco dei finalisti

 

premio buzzati 1 1989 c i fori del male

l’opera presentata da Piero: I fori del male (con tanto di refuso… I fiori… corretto da Piero…)

 

premio buzzati 1 1989 d

onore al merito

 

1991

 

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premio buzzati 2 1991 b piero nell'elenco dei finalisti

Piero nell’elenco dei finalisti

 

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l’opera presentata da Piero

 

 

15 + 15 – Appiano Gentile 1992

 

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ci sono i d’après Fontana ci sono le città…

 

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album della mostra

 

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Conironia SNA CGIL – Milano 1994

 

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Smemoria Sricordi – Milano 1995

 

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La persistenza della memoria SNA CGIL – Milano 1995

 

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Conironia / Diciotto d’après Fontana per dire altro – Vacciago di Ameno 1997

 

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foto della Fondazione Calderara

 

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retro della foto

 

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come viene ricordata la mostra nel sito della Fondazione Calderara

 

album della mostra

 

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con Kengiro Azuma

 

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Milano 1999

 

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definizione criptica “segni critico – grafici di presentazione”… fatto sta che Piero espone le sue sedie elettriche all’interno della mostra personale dell’amico Magli…

 

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pieghevole a tre ante per la mostra di Francesco Magli

 

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le sediel di Piero

 

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la presentazione di Flavio Vaselli delle sediel di Piero

 

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la presentazione di Piero dell’opera di Francesco Magli

 

 

seguono

5 post

“Piero Giangaspro scrittore e editor”

 

 

 

 

 

 

 

Piero Giangaspro in mostra 1

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Il nostro Po – Milano-Piacenza 1963

 

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album della mostra di Piacenza

 

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davanti all’opera di Piero esposta: Metanodotto a Cremona

 

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Premio Trenno – Milano 1972

[occhio… qui in veste di giudice…]

 

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1972 premio trenno piero giudice 2

 

 

Festival dell’Unità del quartiere Garibaldi-Brera – Milano 1978

 

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FNLAV CGIL – Milano 1979

 

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galleria Il grappolo (con Francesco Magli) – Sesto San Giovanni 1979

 

avanti 20 febbraio 1979 mostra dei ferri a Sesto SG-15 dettaglio

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disegni e “un gruppo di composizione in lamiera di ferro”… i ferri non si chiamano ancora così: è la loro prima apparizione in pubblico?… nello stesso 1979 Piero li espone anche a Milano e a Mantova

 

album della mostra

 

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i due artisti

 

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17a mostra nazionale di pittura contemporanea – premio nazionale Gaudenzio Ferrari – Santhià 1980

Piero espone il Cuore (Radiografia III)

 

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mail art The mythical image – Milano 1981

 

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mail art The mythical image – Foggia 1982

 

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1982 mail art laboratorio arti visive foggia 2

 

 

Ventidue variazioni su un tema – Milano 1984

 

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album della mostra

 

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calendario CGIL 1985

 

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Piero Giangaspro artista 2

guerrieri

(anni 70 e seguenti)

 

Non so… non ricordo come Piero li chiami… ma li chiama così Gianni Buosi nel suo necrologio… e così li chiamo anch’io ieri oggi domani… Il mondo… si diceva… è un mondo diverso… malfatto… mutato al peggio… e l’uomo oggi cos’è?… un mutante?… sempre homo homini lupus plasmonato dalla ciucca della sua potenza-potere o impeggito anche lui?… homo homini t-rex?… sono guerrieri buoni o cattivi quelli di Piero?… combattono la guerra di Piero e muoiono in un campo di grano per non si sa quale causa?… o sono forse guerrieri catafratti coatti tali dalla legge di sopravvivenza?… uomini miti tartassati da altri uomini crudi e crudeli e forzati a resistergli per poter vivere loro e i loro figli?… non la danno l’idea della minaccia del sopruso dello sfruttamento… se la vedete la minaccia non curatevene… è una falsa apparenza… paiono uomini scafati dalla necessità a vestirsi irti di punte e aculei come una corazza di difesa… guerrieri acuminati gandhiani?… mala tempora currunt… pessima… samurai ronin mossi dall’Asia estrema e irradiati in ogni dove?… dovunque gli attacchi del potere oligarchico costringono gli uomini buoni faccia nel fango piede sul collo lama alle reni… il fango è sporco è scuro è lebbra dell’anima… l’acquerello azzurro è l’aura speranza del neoguerriero risorto dal fango… è luce… è utopia… si può fare… ce n’est qu’un debut continuons le combat… iniziamolo il combat… Ci sono anche i guerrieri cattivi?… se ci sono identikittiamoli…

 

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la mela e la pera

(primissimi anni 70)

 

Mi ricordo appena assunto nell’ufficio correttori della De Agostini… la Spinazzola redattrice a farsi lei banditrice (Piero figurarsi!) ufficio per ufficio a prezzi modici delle due lito ortomercato erotico… andate via a ruba più che fave freschissime…

 

mela

mela dettaglio

 

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pera dettaglio

 

 

segue

Piero (Pietro) Giangaspro (Milano 21 agosto 1928 – 8 gennaio 1999) Vita e opere 2

anni settanta

Dipinge… sgorgano e si moltiplicano i disegni… non lo abbandoneranno fino alla fine… sono il suo terreno preferito… sono il suo humus… china nera acquerello azzurro talvolta matita talvolta ancora birobic blu e pennarello rosso… ma non solo come si vedrà… nascono i guerrieri… i nudi… i disegni erotici… i corpi spesso acefali di donne uomini imbullonati… mezzi o del tutto automi… spesso chirurgicamente aperti… gli organi vitali a prender aria… qualche disegno (La mela e La pera) ha la ventura di divenire litografia e di eterosfondarsi di un acquerello verdino… nascono i ferri… i tanto ammirati ferri… nascono altre tre lito (Uomo blu / Semaforo… ma è poi un semaforo?… / Anello rosso)… nel 1975 nascono in serie… uno via l’altro come ciliegie… gli acquerelli china&pennarelli…

 

cof

un guerriero

 

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un nudo

 

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un erotico

 

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un uomo imbullonato

 

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La mela e La pera

 

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un ferro: il Lincoln

 

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Uomo blu

 

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un acquerello del 75

 

Finalmente dopo tanto produrre per il suo cassetto schivo il Piero si rimette personalmente in mostra… nel 1978 al festival dell’Unità…. nel 1979 alla galleria Schubert a Milano e alla galleria Il grappolo a Sesto San Giovanni insieme a Francesco Magli… è la prima apparizione in pubblico dei ferri?… l’Avanti ne parla ma non li chiama così… usa una perifrasi (“un gruppo di composizione in lamiera di ferro”) a sottolineare la novità di quei quadri sculture dove la tela non c’è più… i ferri (li chiamano “lamine”) sono esposti anche a Mantova lo stesso anno…

 

05 1978 festival unità 1

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06 1979 galleria schubert autofinanziamento fnla 1

 

07bis avanti 20 febbraio 1979 mostra dei ferri a Sesto SG-15 dettaglio del dettaglio

 

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1979 galleria Il grappolo – Sesto San Giovanni

 

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Lavora… fonda e dirige nel 1970 la rivista apprezzatissima MG Mostre e gallerie

 

07ter c anno I n. 1 1 feb 1970 a

07ter d 1970-71 nella redazione di MG in viale cogni zugna

1970-71 Milano nella redazione di MG in viale Cogni Zugna

 

Collabora con l’Avanti!… il suo Avanti!… ci starà per cinque anni e più… cura la rubrica “Mostre d’arte” e scrive pezzi sui suoi colleghi artisti più famosi e potentemente in mostra…

 

09 piero critico d'arte avanti

 

09bis 6 ago 1972 (1)

Avanti! 6 agosto 1972

 

09bis 6 ago 1972 (2)

Avanti! 15 gennaio 1972

 

Nel 1973 è il responsabile del Catalogo generale della XV Triennale di Milano…

 

10 triennale 1

10 triennale 2

 

Collabora con Piccole città (della rivista… se è una rivista… in internet nessuna traccia ma Piero scrive proprio così sulla copia dell’articolo che vi pubblica… vedere per credere nello specifico post a venire)… con il Nuovo Milanese… con la rivista Atlante… pubblica una brutta storia… na storiaccia di incuria e incompetenza… sul povero san Giovanni in Conca…

 

11 piccole città gennaio 1975 1a

Piccole città gennaio 1975

 

12 il nuovo milanese 6 gen 1977

Nuovo Milanese 6 gennaio 1977

 

13 atlante aprile 1979 a

Atlante aprile 1979

 

Per tutti gli anni settanta è redattore all’Igda… come lo chiamano in gergo i dipendenti… è l’Istituto Geografico De Agostini di Novara con filiale a Milano in via Mosè Bianchi…

 

14 ai tempi dell'igda

organigramma di Piero ai tempi dell’Igda

 

vignetta di Piero ai tempi dell’Igda con relativa poesia sul retro

 

Pone la sua firma e la sua cura nella pubblicazione di:

Santarella et l’hiperrealisme, presentazione di Pierre Restany, scritti di Pierre Restany, Piero Giangaspro, Toti Carpentieri, Franco Presicci, Galleria Cortina-Cavour, Milano 1971

Piero Giangaspro (a cura di), Roberto Manni, Edizioni Presenza, Roma 1972

[Ottorino] Stefani. Colori immagini parole narranti il Veneto, Treviso Ca’ da Noal, Montebelluna Sala consiliare, 4 settembre – 5 ottobre 2008, introduzione di Vittorio Sgarbi, scritto di Piero Giangaspro a p 223 [testo dell’articolo pubblicato sull’Avanti! il 13 aprile 1972]

[Alberto] Cavalieri, con scritti di Budigna, Marussi, Natali, Cara, Ferrari, Passoni, Coccia, Belotti, Giangaspro, Franzoso, Di Martino, Galleria Arcangeli, Cusano Milanino 1973

Umberto Pettinicchio, presentazione di Roberto Sanesi, scritti di Vito Apuleio, Domenico Cara, Raffaele De Grada, Giancarlo Fusco, Piero Giangaspro, Giorgio Seveso, Laboratorio delle Arti, Milano 1979

 

16 a cura di Piero Giangaspro Editore Presenza, Roma, 1972

 

17 l'avanti 13 apr 1972 p 5

Avanti! 13 aprile 1972

 

17 04 G-Arcangeli

 

 

album di famiglia

 

s.d. è sisa

s.d. e s.l. con Sisa

 

1973

1973 in doppio con Paolo Cossutta

 

1975

1975

 

pisa

la famiglia a Pisa con Caterina Vaselli

 

foto su tessera atm ca 68-69

foto su tessera ATM (Azienda Trasporti Milanesi)

 

anni ottanta

Dipinge… e stampa nel 1984-85 le due litografie per l’Eni (De Chimico e Chymica rannus)…

 

ridotto

 

ridotto 2

 

…architetta (prima o dopo le due lito Eni?) la serie dell’Arcimboldo delle professioni…

 

05 il metrologo forse su house organ della Heidenhain di Milano

il Metrologo pubblicato forse sull’house organ della società Heidenhain di Milano

 

…nel 1985-86 dà avvio alla serie dei d’après Fontana…

 

06 acne (fontana-modigliani)

Acne (Fontana-Modigliani)

 

Si rimette in mostra nel 1980 alla 17a mostra nazionale di pittura contemporanea – premio nazionale Gaudenzio Ferrari di Santhià… espone il ferro il Cuore (Radiografia III)… e nel 1981-82 partecipa a due esposizioni di mail art (Milano galleria Apollinaire e Foggia Laboratorio arti visive)…

 

08bis cuore

il Cuore (Radiografia III)

 

 

07 1981 mail art galleria apollinaire 2

1981 mail art Milano galleria Apollinaire

 

08 1982 mail art laboratorio arti visive foggia 2

1982 mail art Foggia Laboratorio arti visive

 

…espone nel 1984 Ventidue variazioni su un tema (Milano Club Granville – Cidos)… la fonte del tema è Fontana le variazioni sono i d’après Fontana… nel 1986 espone a Soldi d’autore (o d’artista, Arte Fiera Bologna) il d’après Fontana di Trevi I… quella blu (ci sarà nel 1989 la II… rossa)… nel 1987 partecipa all’ultimo momento (per questo Piero non figura tra gli artisti espositori) a Aesthetica magnetica (Como galleria Il Salotto) esponendo Turbamenti di un ferro da stiro / Il Cadeau di Man Ray e il magnetismo

 

09 1984 giu esterno ridotto

 

09ter a fontana di trevi I in blu

il d’après Fontana di Trevi I (fondo blu) a Soldi d’autore (Arte Fiera Bologna 1986)

 

09ter b 1987 ÆSTHETICA MAGNETICA

Aesthetica magnetica (Como galleria Il Salotto 1987)

 

03 il cadeau di man ray e il magnetismo

Turbamenti di un ferro da stiro / Il Cadeau di Man Ray e il magnetismo

 

Nel 1989 partecipa al premio Buzzati… vince il secondo premio categoria giornalisti con il d’après Fontana I fori del male

 

10 premio buzzati 1 1989 a

 

11 premio buzzati 1 1989 c i fori del male

 

Lavora… da redattore a editor… cura tre importanti volumi:

Piero Giangaspro (a cura di), Tecnica e lavoro nell’arte, Istituto Geografico De Agostini Novara, Novara 1981 [antologia di opere d’arte legate dallo stesso argomento, che documentano tecniche e strumenti di lavoro attraverso il tempo e in vari ambienti]

Piero Giangaspro (a cura di), L’architettura delle macchine: il Rinascimento, con scritti Di Dante Giacosa e Agnoldomenico Pica, Mazzotta, Milano 1982

Piero Giangaspro (a cura di), L’architettura delle macchine: il Settecento (L’Encyclopédie), premessa di Gillo Dorfles, Mazzotta, Milano 1983

 

12

 

13a

 

01

 

Collabora con Historia e partecipa al numero unico di Quetzalcoatl edito dal SNA (Sindacato nazionale artisti) – Cgil  di Milano in triplice veste: redattore, grafico e vignettista… È dall’inizio degli anni ottanta (con un piede anche nei settanta) che Piero fa l’art-sindacalista attivo… prima come responsabile per la stampa della FNLAV (Federazione nazionale lavoratori arti visive) – Cgil che pubblica il periodico Arti visive… sarà poi anima braccio mente del SNA – Cgil…

14 historia mag-giu 1985 c

Historia maggio-giugno 1985

 

08 quetzalcoatl

Milano giugno 1987

 

14bis fnlav cgil

14ter fnlav cgil

 

 

album di famiglia

 

s.d. 3

1980-81 Milano con il nipote Andrea Attardi

 

1981 gita alle tremiti

1981 gita alle Tremiti

 

1981 marina di pisa 1

1981 marina di pisa 2

1981 Marina di Pisa con Flavio Vaselli

 

1981 marina di pisa 3

1981 Marina di Pisa con Caterina Vaselli

 

1984 nello studio di paolo cossutta

1984 nello studio di Paolo Cossutta

 

1989 na tazzulella 'e cafè in v. breguzzo

1989 na tazzulella ‘e cafè in casa Cossutta

 

1989 s. felice camping La Gardiola La quiete

1989 San Felice del Benaco

 

1989

1989 San Felice del Benaco

 

anni novanta

Dipinge… le città… le sue intricate città future… metà cielo metà terra… metà sopra metà sotto…

 

01 91

 

…continua la serie dei d’après Fontana (li espone a Appiano Gentile nel 1992… insieme alle città… e alla Fondazione Calderara nel 1997)… progetta anche la serie dei d’après Savinio…

 

02 gugliemo tell (fontana-rossini)

il d’après Fontana Gugliemo Tell (Fontana – Rossini)

 

03

un d’après Savinio

 

…progetta la serie dei sette vizi capitali… ne trae la prima di due piastrelle (a quattro e sei elementi)… acquerella la serie delle sedie elettriche…

 

05

la piastrella a quattro elementi tratta dall’Accidia della serie dei sette vizi capitali

 

05bis

una sedia elettrica

 

…i disegni lo accompagnano fino all’ultimo… fino all’ultimo disegna e disegna… fertilissimamente… giorno dopo giorno… disegno primo ultimo amore…

 

04 1998

un disegno 1998

 

Lavora… collabora con Amadeus (è responsabile del servizio grafico e vignettista)…

 

06 amadeus anno II n. 2 gennaio 1990 b

07 amadeus anno II n. 2 gennaio 1990 d

Amadeus anno II n. 2 gennaio 1990

 

…dal 1994 con Il Giorno (rubrica “Luoghi di Milano”, le vignette di “Al bar con Giangaspro” e articoli critici di spessore)…

 

09 23 ott 1997

Il Giorno 23 ottobre 1997

 

10

Il Giorno 13 febbraio 1996

 

11 il giorno 26 apr 1995

Il Giorno 26 aprile 1995

 

…dal 1997 con il Diario della settimana… (disegni della rubrica “Recensioni”)…

 

08 diario 3bis

Diario della settimana anno II n. 46 26 novembre – 2 dicembre 1997

 

Come critico d’arte compare in:

Umberto Pettinicchio, presentazione di Roberto Sanesi, scritti di Vito Apuleio, Domenico Cara, Raffaele De Grada, Giancarlo Fusco, Piero Giangaspro, Giorgio Seveso, Laboratorio delle Arti, Milano 1992, cofanetto con due volumi (1968-1979 / 1980-1992)

 

12 1992

 

e in

“Letture critiche su Vitaliano Galimberti” – un testo di Ferdinando Lomanto ed estratti da Mario Lepore, Mario Portalupi, Piero Uboldi, Liana Bortolon, Piero Giangaspro, Piero Galli Da Uboldo (http://users.libero.it/madamap/Galimberti/imgserv/serv/critiche.html)…

questo è l’estratto di Piero (1996):
“… La campagna del Bollatese … letteralmente fagocitata da un’urbanizzazione inesorabile. Un mondo amato, non solo per appartenenza nativa ma per affinità elettiva e culturale, totalmente stravolto nei suoi caratteri ambientali e nelle sue regole antiche. Una situazione ambientale che Galimberti, come dimostrano l’arco della sua produzione e il suo curriculum artistico, ha per lunghi anni esplorato e descritto nei suoi aspetti più significativi e che poi ha dovuto andare a cercarsi nei sempre più esigui spazi residui. Una pittura, la sua, certamente intrisa di intimismo e di sentimento, ma tutt’altro che priva di energia nel segno e nella pennellata, talvolta perfino amara ma sempre colma di nostalgia per quei luoghi, quei colori, quegli orizzonti e quegli itinerari in gran parte perduti …”

 

Come editor cura il volume:

Roger Walton, Keith Gillies, Lindsey Heppell, Introduzione alla grafica: manuale pratico per studenti e per chi opera nei settori editoriale e pubblicitario, edizione italiana riveduta e ampliata a cura di Pietro (sic) Giangaspro, presentazione di Bruno Munari, Il Castello, Milano 1992

 

13

 

Le ultime mostre:

1992 15 + 15 (Appiano Gentile Centro culturale Wildt)… ci sono le città e i d’après…

1994 Conironia (Milano Studio degli Angioli)… ci sono i d’après…

1995 Smemoria Sricordi (Milano priMateria)

1995 La persistenza della memoria (Milano Studio degli Angioli)

1997 Conironia (Vacciago di Ameno Fondazione Calderara)… ci sono 18 d’après…

1999 (postuma) Milano galleria Sargadelos… ci sono le sedie elettriche…

 

14 1992 esterno ridotto

 

14bis appiano gentile le città

1992 Appiano Gentile Centro culturale Wildt con Mariangela e Vincenzo Dominici

 

15 1994 sna-cgil ridotto

 

16 1995 primateria esterno ridotto

 

17 1995 esterno ridotto

 

18 1997 b esterno dx ridotto

 

01

1997 Vacciago di Ameno (NO) Fondazione Calderara con Kengiro Azuma

 

19 1999

i “segni critico-grafici” sono un breve saggio su Francesco Magli e otto sedie elettriche (vedi il post prossimo venturo “Piero Giangaspro in mostra 2”)

 

08

 

 

Piero muore a Milano l’8 gennaio 1999… tre giorni prima di Fabrizio De André…

 

foto 1

foto 2

foto 3 questa

 

Nel terzo millennio l’ingiustizia dell’esposizione risicata continua… anzi s’acuisce… nel pelago infinito di internet non trovate un disegno una lito un’opera… una ch’è una… del Piero artista… per la rete Piero è solo un giornalista critico d’arte curatore di libri e di cataloghi altrui… il catalogo a Piero glielo facciamo noi… e lo apriamo con uno degli splendidi ultimi disegni datati 1998… degnissima copertina… (vedi il prossimo post “Piero Giangaspro artista 1”)

 

album di famiglia

 

1990 sul ticino 2

1990 sul Ticino con Rosanna Cossutta

 

1991 Ortisei con Flavio

1991 Ortisei con Flavio Vaselli

 

1991 s. costanzo

1991 San Costanzo (PU)

 

1991 v. breguzzo 3

1992 v. breguzzo 1

1991 in casa Cossutta

 

1992

1992

 

1995 Piero 1 21 agosto 1928 - 8 gennaio 1999

1995

 

1995 piero pescatore a Cerro lago Maggiore

1995 Cerro sul lago Maggiore

 

1998 Piero 2 poco prima di lasciarci 21 agosto 1928 - 8 gennaio 1999

nel suo studio poco prima di lasciarci

 

 

seguono

13 post

“Piero Giangaspro artista”

 

 

Piero (Pietro) Giangaspro (Milano 21 agosto 1928 – 8 gennaio 1999) Vita e opere 1

01 1999 sabato 9 gennaio il giorno cultura & spettacoli

Il Giorno sabato 9 gennaio 1999

 

Vita e opere di Piero

 

01 apertura bn

 

anni quaranta

Milano 21 agosto 1928 nasce Piero Giangaspro… all’anagrafe Pietro ma per tutti lui per primo della t si fa volentieri a meno… in arte è solo giangaspro con la minuscola… la firma dei suoi oli disegni lito parla chiaro…
La famiglia è composta dal padre Ruggero dalla madre Adele Reggio e dai tre fratelli Piero Orazio Lella… abitano in via F. Albani… poi in via M. Bassi…

 

1947 c.i. a

1947 c.i. b

 

02 nuova

i genitori ritratti da Piero

 

03 Lella fatta da Piero

03bis Lella fatta da Piero

Lella ritratta da Piero

 

Durante la guerra Piero frequenta il ginnasio a Comerio (la famiglia è sfollata a Gavirate) poi forse a Milano il liceo Beccaria… ma il suo destino è artistico… si iscrive al liceo artistico dell’Accademia Cimabue d’arte e cultura e quindi al liceo artistico di Brera… Ha in animo di iscriversi alla facoltà di architettura presso il Politecnico di Milano… forse lo fa… forse ci mette piede… forse frequenta qualche corso… ma il destino è becero… non la compirà l’architettura dei suoi studi… costano… c’è da sudarsi la michetta… c’è da portarla in famiglia… il padre nel 1947 è lasciato a casa dall’Isotta Fraschini… faceva il sorvegliante… Piero ci lavorerà nella stessa fabbrica per un anno… siamo alla fine degli anni quaranta…

 

1948 firenze con allievi di Brera (c'è Pietro Diana)

1948 Firenze con allievi del liceo artistico di Brera (c’è Pietro Diana, il primo a sinistra)

 

1948 certificato accademia cimabue III liceo artistico

1948 certificato dell’Accademia Cimabue d’arte cultura: attesta la frequentazione del III anno del liceo artistico

 

1952 iscrizione scuole serali-domenicali attesta il liceo artistico di brera

1952 iscrizione ai corsi serali-domenicali del Comune di Milano: ci informa che Piero ha ottenuto la maturità artistica a Brera, che quell’anno è senza lavoro e che il padre è pensionato

 

L’arte è da subito la sua parte… nel 1948 collabora alla rivista Magazzino… c’è anche Bepi Romagnoni… di due anni più giovane – ha/avrà a che fare Piero con il realismo esistenziale?… –… Piero ha conservato il numero 2 del 1949… c’è ancora Bepi Romagnoni… Piero pubblica due disegni… non sono certo i primi… ci sono i disegni al liceo artistico o appena dopo… insieme a due sculture di quel periodo…

 

magazzino 15 ago 1949 a

magazzino 15 ago 1949 b

magazzino 15 ago 1949 b 2

magazzino 15 ago 1949 b 1

 

06

uno dei disegni giovanili del periodo del liceo artistico

 

06 retro

il retro del disegno è la copertina del supplemento di Magazzino n. 2 del 1949

 

1949-50 (1)

 

1949-50 (2)

sculture giovanili del periodo del liceo artistico o appena dopo

 

 

album di famiglia

 

1947 fiera milano i tre fratelli a des

1947 fiera di Milano i fratelli Orazio Lella e Piero a destra

 

1947 fiera milanopadre e due fratelli a sin

1947 fiera di Milano il padre Ruggero e i fratelli Piero e Orazio a sinistra

 

1950 o giù di lì in piazzale lotto

1950 o giù di lì in piazzale lotto b

1950 o giù di lì Piero Orazio Lella in piazzale Lotto

 

1950 b

1950 c

due foto della fine degli anni quaranta (o degli inizi dei cinquanta?)

 

anni cinquanta

Lavora e dipingedipinge e lavora… è la linea del doppio binario che contrassegna e contrassegnerà tutta la sua vita… non è sempre una convergenza parallela… talvolta… spesso… il binario del lavoro interseca e intralcia il binario dell’arte… necessità contro virtù… c’est la vie Pierrot…

Privilegia l’olio classico…

 

001 gasometro

il Gasometro

 

Nel 1952 è disoccupato – così si registra sulla scheda di iscrizione ai corsi serali-domenicali del Comune di Milano sezione inglese (vedi sopra) –…

Nel 1953 entra nella redazione di Cronache italiane

 

01 1953 milano con l'amico giornalista Mario Bertoli nella redazione di Cronache italiane

1953 Milano con l’amico giornalista Mario Bertoli nella redazione di Cronache italiane

 

…nel 1954 passa a Vie turistiche

 

02 feb 1954 a

02bis 1954 critico d'arte di Vie turistiche

1954 critico d’arte a Vie turistiche

 

Approda alla Labor… la sua Labor… qui conosce la sua Maria Giulia nel 1959…

 

03 1959 dichiarazioni redditi piero impiegato labor

1959 dichiarazione dei redditi dell’impiegato Giangaspro Piero compilata dalle Edizioni Labor

 

04 1959 mg ai tempi della labor

1959 Piero la vede così Maria Giulia alla sua postazione dattilografica alle Edizioni Labor

 

Nel 1957 fonda e dirige la rivista Marmo

 

05 marmo 1

 

 

album di famiglia

 

06 chissà dove inizi 50

 

inizi anni cinquanta

 

1955 abano terme

1955 Abano Terme

 

1956 bellaria 2

1956 Bellaria

 

1956 forte dei marmi

1956 Forte dei Marmi

 

1956 lago puccini (2)

1956 Lago di Massaciuccoli

 

1956 lago puccini

1956 Torre del Lago Puccini

 

Documento1

1956 Milano con suo padre

 

1956 Torino con lo zio Gianni Reggio

1956 Torino con lo zio Gianni Reggio

 

1957 pisa

1957 Pisa

 

1957 volterra

1957 Volterra

 

1958-59 milano

1958-59 Milano

 

1959 Milano v. M. Bassi

1959 Milano via M. Bassi

 

1960 o giù di lì Milano con mamma Adele e lo zio Attilio Reggio

1960 o giù di lì Milano con mamma Adele e lo zio Attilio Reggio

 

anni sessanta

Maria Giulia e Piero si sposano a Milano nel 1963… vanno a abitare in via Bertinoro e poi in via Breguzzo… dove nascono Duda (Adelaide Elena Guglielmina) nel 1965 e Sisa (Maria Luisa) nel 1968…

 

001 1963 21 set v. bertinoro 7 la sera del matrimonio

1963 21 settembre giorno del matrimonio in via Bertinoro

 

01 1969 v. Breguzzo

1969 la famiglia Giangaspro in via Breguzzo

 

Dipinge… continua con gli oli…

 

03

La conquista dello spazio

 

Partecipa a diversi premi… comincia anche a esporre… Lignano… Imperia… mostra Il nostro Po… non c’è che da vedere il suo curriculum di anni dopo autodattilografato… o forse è Maria Giulia a battere sui tasti…

 

03 1963 il nostro po 1

 

04 curriculum questa

 

Lavora… è vignettista per La Notte… ha la ventura di collaborare (in che veste?) a Italia 61… lascia la sua Labor e migra negli anni in altre case editrici… Nuova Accademia… Principato… le cita lui sempre nel suo curriculum… nel 1963 cura l’impaginazione del catalogo scolastico Mondadori…

 

08 la notte 1 22-23 mar 1960 (1)

08 la notte 1 22-23 mar 1960 (2)

La Notte 22-23 marzo 1960

 

06 Italia dei poeti volume allestito da Piero in veste di segretario di redazione

07 italia poeti 03

 

08 catalogo mondadori scuola 1

 

 

album di famiglia

 

1960 v. m. bassi

1960 Milano via M. Bassi

 

1961 da un barbiere in Calabria, verso la sicilia

1961 da un barbiere in Calabria, in viaggio verso la Sicilia

 

dal barbiere (foto di Flavio vaselli)

dal barbiere (foto di Flavio Vaselli)

 

1961 paestum

1961 Paestum

 

1961 scoglitti (titolo piero El alamein 1937)

1961 Scoglitti (Ragusa): titolo di Piero “El Alamein 1937”

 

1961 scoglitti

1961 Scoglitti

 

 

1962 Milano via M. Bassi sulla 500 rossa

 

1965 bogliaco spiaggia del corno

1965 San Felice del Benaco spiaggia di Punta del Corno

 

gita a pavia 2

gita a Pavia 3

gita a Pavia

gita a Pavia

 

segue